domenica 30 dicembre 2007
I post più letti del 2007
sabato 29 dicembre 2007
Bilancio 2007 per l' attività di questo blog
lunedì 24 dicembre 2007
Buon Natale
lunedì 17 dicembre 2007
I Nuragici conoscevano l'arte della navigazione?

Siti utili:
domenica 9 dicembre 2007
Essere Laico
venerdì 7 dicembre 2007
La Binetti fuori dal Pd
Questo perché la fiducia veniva richiesta sul decreto sicurezza (molto discutibile e sicuramente non di sinistra, credo che si sia già fatto un sacrificio estremo nel votarlo, ma era in gioco il governo) dove si fa anche richiamo all'art.13 del trattato di Amsterdam già ratificato dal Parlamento e quindi di per sé applicabile a prescindere dall'approvazione del Parlamento. Il motivo del contendere è dato dal contenuto di questo articolo che disciplina i provvedimenti per le discriminazioni ""fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali". Ma evidentemente Binetti e i teodem ritengono così importante che la discriminazione basata sulle tendenze sessuali sia garantita dalle legge (almeno nella Santa Italia) tanto da far cadere il governo sostenuto dal loro partito a spada tratta. Oppure semplicemente vogliono lanciare dei segnali. Sintomatico che questo avvenga proprio quando si inizia a parlare nuovamente di unioni civili nei vari comuni e in Parlamento con il nuovo progetto di legge denominato stavolta Cus.
La mia posizione personale è a favore dei matrimoni tra persone dello stesso sesso perché ho una concezione veramente laica dello Stato e di rimando ho una concezione laica del matrimonio. Per il diritto civile il matrimonio non è finalizzato alla procreazione come per il diritto canonico ma è un mero negozio giuridico tra due persone (non sono neanche sicuro che nel codice civile sia chiaramente espresso che debba essere tra uomo e donna). Quindi se è vero che la Costituzione garantisce che "tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" e che
"è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana" come recita l'art.3, allora mi sembra abbastanza coerente riconoscere anche a chi ha tendenze sessuali diverse da quelle della maggioranza la possibilità di stringere un accordo tramite questo negozio. Ma credo molto anche nella democrazia, nel dialogo, nella concertazione quindi bisogna anche essere flessibili e cercare di arrivare a un punto di incontro con coloro che non condividono questo punto di vista soprattutto se ci devi governare insieme. Così i matrimoni sono diventati Pacs nel programma elettorale ma non andavano bene, poi son diventati Dico, ma ancora non andavano bene, ora sono Cus ma non vanno bene lo stesso. Ogni volta che si parla di legiferare a proposito basta un brusio dal Vaticano perché blocchi tutto e alcuni parlamentari si giustificano dicendo che non è una priorità.
martedì 4 dicembre 2007
La riforma tv necessaria
- l' obbligo per le tv private di pagare le frequenze che sono di proprietà dello Stato. I proventi servirebbero a finanziare la tv pubblica e il canone verrebbe abolito. I privati pagano solo in base ai profitti e la Rai non avrebbe bisogno di pubblicità, almeno non in tutte le sue tre reti.
- formalizzare la lottizzazione della tv pubblica. Visto che è impossibile evitarla, allora due canali vengano apertamente affidati alla maggioranza di governo e uno all'opposizione con consigli di amministrazione e bilanci differenti.
Infine la critica spietata alla televisione odierna che parla solo di delitti caserecci perché ha paura di raccontare i fatti che dispiacciono a qualcuno.
Personalmente credo che liberalizzare il sistema televisivo, che ad oggi è ancora il principale e più popolare mezzo di comunicazione, sia fondamentale per garantire la sostanza della democrazia. Quando il governo controlla l'informazione la democrazia è monca. Lo stesso Biagi parlava della Rai come di una televisione non di Stato ma governativa. Credo non ci sia mai stata come oggi una situazione favorevole per la riforma radiotelevisiva ora che Fini dice di avere "le mani libere su giustizia e tv" e con Casini, strenuo difensore della "par condicio", sensibile al problema. Valuto positiva anche la scelta di Follini come responsabile informazione del PD, perché con la sua esperienza dall'altra parte della barricata potrà sviluppare convergenze favorevoli e conosce bene il nemico che ha combattuto anche da suo alleato. Le proposte di Sartori credo siano ottime basi di partenza, elaborate da un profondo conoscitore degli istituti democratici.
Il recente scandalo Rai-set non mi ha sorpreso e come me non ha sorpreso Sartori e milioni di italiani. Già da tempo ho rifiutato la televisione come mezzo informativo e mi sentivo a posto e libero così, ma una recente esperienza mi ha fatto riflettere sugli effetti della televisione. Infatti solo il 9 settembre del 2007 ho potuto seguire su Raitre una ricostruzione dettagliata e documentata sul G8 di Genova. Fino ad allora ero poco interessato all'argomento ma da quel giorno ho iniziato a documentarmi sempre di più. Per sei lunghi anni ho vissuto nel buio, disinformato sull'argomento. Se la televisione può avere questo effetto su di me, che non la seguo e cerco altri canali di informazione che effetto ha o potrebbe avere su tante altre persone che si informano unicamente tramite di essa?
sabato 1 dicembre 2007
Caro disoccupato, non mollare

Pubblico una lettera apparsa sull'Unione Sarda del 23-11-2007 e scritta dal mio compagno di sezione Elio Contini, maestro del lavoro della Repubblica.
Lettera di un maestro del lavoro a un “bamboccione forzato”
CARO DISOCCUPATO, NON MOLLARE LOTTANDO RIUSCIRAI A FARTI STRADA
Elio Contini - Quartu Sant’Elena
Farsi strada nella vita con le proprie capacità non è mai stato facile:
Forse la differenza è che per secoli ha regnato la retorica (consolatoria) della fatica; invece oggi i ragazzi crescono bombardati da immagini stereotipe del successo raggiunto, mentre si tace sui sacrifici che questo comporta. Lei parla con la saggezza dell’esperienza e l’affetto del padre. Molti si uniranno volentieri alle sue esortazioni e ai suoi auguri. Forza ragazzi!! DANIELA PINNA
mercoledì 28 novembre 2007
Gioventù bruciata
lunedì 26 novembre 2007
Il governissimo di Walteroni Berluscalter
giovedì 22 novembre 2007
I fascisti non cambiano
A Genova furono violati i principali diritti umani? Chiedetelo a Mark Covell
Inchiesta Parlamentare o Corte europea dei diritti umani di Strasburgo? Chiedetelo sempre a lui, Mark Covell
"L' Unione Europea potrebbe sospendere l' Italia dall' Unione finchè tollerate il fascismo se vincessimo, e vinceremo"
Vai avanti Mark, non ti fermare. Fallo per gli italiani ma soprattutto per te stesso.
martedì 20 novembre 2007
La nuova stagione (delle riforme)
domenica 18 novembre 2007
Il tentativo di Golpe
martedì 13 novembre 2007
Calcio o non calcio, questo è il problema
domenica 11 novembre 2007
La mia prima assemblea da Democratico
Dossier Caritas sull'immigrazione
martedì 6 novembre 2007
Addio al grande Enzo
Saranno forse le vicende degli ultimi anni, la tristezza di un Biagi umiliato negli ultimi anni di carriera, l'aver scoperto con l'Editto di Sofia che essere bravi non basta ma bisogna essere servizioveli col potente di turno; ma oggi sento un profondo cordoglio.
Leggendo i post su Kilombo mi rendo conto di non essere l'unico ad avere questo stato d'animo e me ne rallegro. Biagi era un uomo libero, un uomo vero; figlio dei tempi che furono quando rimanere fedeli a sé stessi e tenere la schiena dritta era onorevole. Un decano dei giornalisti e un grande professionista.
Mille grazie per ciò che mi hai dato: la fame di verità e di conoscenza.
La verità è sempre rivoluzionaria
Antonio Gramsci
venerdì 2 novembre 2007
Lo squadrismo di Genova

martedì 30 ottobre 2007
Nuovo ammonimento Ue all'Italia
Nei prossimi giorni l’Italia potrebbe essere ammonita. Non si tratta pero’ di questioni sportive. Il cartellino giallo sarebbe la conseguenza del condono Iva previsto dalla manovra del 2003, dell’allora governo Berlusconi e dal suo ministro dell’economia Tremonti, ritenuto contrario agli obblighi UE in materia di riscossione. Ciò che viene contestato all’Italia è di avere reso più vantaggioso evadere,il governo precedente avrebbe “premiato l’evasione più dell’assolvimento degli obblighi fiscali, lasciando intravedere una plausibile speranza in altri rimedi simili nel futuro”.
Insomma si tratterebbe di una ulteriore postuma bocciatura delle politiche fiscali portate avanti dal governo Berlusconi.
Ha così tanta importanza la notizia?
Forse sì, forse no; sicuramente è utile per ricordarci le porcate del governo precedente e a scongiurare il ritorno di un governo che, anche senza bisogno delle bocciature da parte dell’UE, sappiamo ha incoraggiato l’evasione e il non rispetto delle regole.
La fallimentare campagna berlusconiana
lunedì 29 ottobre 2007
Le Commissioni del Partito Democratico
martedì 23 ottobre 2007
Il futuro di Kilombo
Kilombo era e deve rimanere un progetto politico (o, anche se non formalmente, una associazione politico-culturale) cioè che raduna tutti coloro che si riconoscono in alcuni valori (quelli della Carta) a prescindere dalla adesione ad un partito del centro-sinistra o alla stessa coalizione dell'Unione. Crediamo che questo sia un punto fondamentale da fissare, anche alla luce delle probabili future evoluzioni politiche. Il tutto per evitare di ricadere nel vecchio detto di Pietro Nenni secondo cui "a fare a gara fra puristi [di sinistra, ndr], si troverà sempre qualcuno più puro, che alla fine ti epura". In questi giorni il progetto politico dell'Unione sembra, invece, alla corda. Il governo ha il fiato corto. A destra e a sinistra della coalizione governativa cresce la voglia di andare da soli. Alcuni non possono sentir parlare di Partito Democratico, altri non ne possono più della sinistra di lotta e di governo. Kilombo rischia di subire questa situazione e di implodere. Sarebbe un peccato, perchè è proprio nel momento in cui la sinistra "reale" si divide che bisogna fare valere le ragioni del dialogo riscoprendo il patrimonio storico e valoriale che ci accumuna. Questo compito è responsabilità anche nostra, la sinistra "virtuale". E', paradossalmente, nel momento di massima distanza politico-parlamentare che l'esperimento kilombista acquista significato e importanza non secondari. Per prevenire l'implosione di Kilombo è cruciale riscoprire le ragioni del nostro aggregatore e farle diventare progetto politico (sebbene rigorosamente non partitico). Se vogliamo impedire che Kilombo si trasformi (o rimanga) una vetrina in cui prevalgono le ragioni della polemica fine a se stessa tra nemici su quelle del confronto fruttuoso tra compagni, dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti, reali e virtuali, necessari. Alcuni sono stati individuati molto tempo fa, ma sono rimasti in cantina. Kilombo slow e l'associazione aspettano solo di venire usati. Nessuno, però, osa metterci mano, cuore e testa. Perchè? Il loro scopo non deve essere quello di ricreare dal vivo o alla moviola l'atmosfera litigiosa e individualistica di kilombo.org. Le ragioni dell'associazione e di kilomboslow sono ben altre e altrettanto importanti. Sono le ragioni dello stare insieme a sinistra, nonostante parlamento e governo. Non dobbiamo, infatti, governare un paese, ma salvaguardare legami, contatti, spazi comuni. Non vale la pena impegnarsi in prima persona per queste ragioni? Allora perchè non ci diamo una mossa, magari prima che cada il governo e kilombo chiuda perchè Jaco si è dimenticato di pagare il aruba?
Questo post è stato scritto collettivamente da Chemako, Ciocci, Falecius, Grandangolo, Jaco, Luca, Meslier, Samie, Supramonte e Titollo.
Chiunque condivida le ragioni da noi espresse è caldamente invitato a pubblicarlo sul proprio blog.
domenica 21 ottobre 2007
Scenari futuribili nel centrosinistra
giovedì 18 ottobre 2007
Guazzabuglio Democratico
lunedì 15 ottobre 2007
Solo 3,4 milioni di voti
lunedì 8 ottobre 2007
Padoa-Schioppa e il neonato PS

- Il superministro dell' economia Padoa-Schioppa ha fatto discutere negli ultimi giorni prima dando dei "bamboccioni" ai giovani di oggi e quindi esaltando la "bellezza" delle tasse. La prima affermazione è stata abbastanza infelice anche se non del tutto infondata, mentre molto più felice è stata la seconda. Felice perché molto impopolare ma la cosa giusta da fare. Bisogna far capire infatti agli italiani che pagare le tasse è " un modo per partecipare attivamente alla vita dello Stato". Le tasse sono un contributo che tutti noi versiamo per il bene della comunità, per la tutela degli interessi collettivi, per la redistribuzione del reddito, per la solidarietà sociale, per l'uguaglianza delle opportunità, basta con l'idea dello Stato spremitore delle tasche degli italiani: tutti devono pagare le tasse secondo la loro capacità contributiva, lo dice la Costituzione! Da gobettiano non potevo che apprezzare il coraggio di Padoa-Schioppa: finalmente qualcuno che ha le palle di dire qualcosa di scomodo.
- L'altro fatto è la costituzione del Partito Socialista. Finalmente il termine partito torna di moda e sarà forse in grado di chiudere la parentesi Tangentopoli e torna insieme all'aggettivo Socialista, principale responsabile della corruzione dello Stato, ma sarà il rosso del simbolo, sarà il significato storico del Socialismo, sarà l'insoddisfazione per i procedimenti in corso nella costituente del PD, tutto questo movimento attira la mia attenzione. E' ancora presto per esprimere un giudizio, bisogna attendere questo partito alla prova dei fatti, sperando che non sia un tentativo per riprorre De Michelis.
sabato 6 ottobre 2007
Mandiamo a casa Mastella...
In tv tra Vespa, Santoro, Floris e Mentana non si fa che parlare di lui, chi lo accusa e chi lo difende con tanti "Ma...".
La vera gogna mediatica però si consuma online, in particolare sulla blogosfera.
Paradossalmente nel "non luogo" internet regna la democrazia, l'Altra Informazione, a volte "fake" ma altre volte scintilla che fa emergere le "verità nascoste".
E' proprio di questi giorni la notizia che il nostro caro Ministro ha denunciato il blog "clementemastella.blogspot.com" secondo lui reo di "atteggiamento ostile nei suoi confronti"...ma è altrettanto di questi giorni la risposta della blogosfera: i blog di google risiedono nei server americani e li le leggi sono differenti in materia di libertà di parola (almeno online!).
La blogosfera allora si incazza veramente e iniziano a spuntare come funghi blog anti-Mastella, in particolare due sono degni di nota:
1. http://iononodiomastellamamifalostessocagare.blogspot.com/
Ho ragione di credere che siano gli stessi ragazzi di "clementemastella.blogspot.com" che stanno dando vita a una vera corsa al blog in cui invitano tutti a creare un blog in cui ci sia la parola Mastella: tutto per vendicare l'oscuramento del blog tanto contestato.
2. http://clementemastella.wordpress.com
In questo ho trovato una petizione per chiedere le "DIMISSIONI IMMEDIATE" del caro Mastella
http://firmiamo.it/dimissionidelministroclementemastella
Credo sia doveroso firmare e creare un blog "anti-Mastella"...senza esagerare ;-)
Verso lo sgonfiamento del fenomeno Grillo
venerdì 28 settembre 2007
Il governo Prodi verso la fine
sabato 22 settembre 2007
Le grane Democratiche in Sardegna

lunedì 17 settembre 2007
Beppe Grillo VS il mio impegno in politica
lunedì 10 settembre 2007
Dal G8 di Genova all' 11 settembre
