
sabato 30 giugno 2007
Un altro futuro per l'energia

giovedì 28 giugno 2007
Vai così Uolter
mercoledì 27 giugno 2007
Rischi e opportunità nell' investitura di Veltroni

sabato 23 giugno 2007
Chi ha paura del Visco?
Ultimamente si è fatta sentire accesa e vibrante la protesta dei lavoratori autonomi in riferimento agli ormai famosi studi di settore.La confartigianato ha acquistato alcune pagine dei quotidiani per farvi stampare a caratteri cubitali “Gli artigiani pagano le tasse, gli evasori ringraziano”, così come il consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha fatto pubblicare sempre sui quotidiani un avviso in cui viene “denunciata l’inadeguatezza dello strumento degli studi di settore “.Per non parlare poi dell’accoglienza che i membri del governo ricevono alle assemblee di categoria.Ma cosa sono questi famigerati “studi di settore”? Non sono altro che uno strumento utilizzato per valutare la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi dalle singole attività economiche.Questi studi sono realizzati mediante la raccolta sistematica di dati , sia fiscali che strutturali e che caratterizzano l’attività o il contesto economico in cui l’attività stessa si svolge.Gli studi di settore sono il risultato di un accordo tra Amministrazione finanziaria, associazioni di categoria e ordini professionali.Non vengono quindi compilati come qualcuno vorrebbe far credere unilateralmente dall’amministrazione. Perché tanto rumore?Perché i risultati che si riferiscono al periodo 2006 (redditi 2005) hanno rilevato che il 53,8% non si riconosce congruo.Cosa significa questo? Che più della metà dei lavoratori autonomi dichiara di percepire meno di quanto gli studi di settore hanno stabilito per ciascuna categoria. Solo il 39,4% si ritiene congruo."Qualcuno si è chiesto: "non vi sarà in quel 50% qualche evasore fiscale?". Giusto poi obiettare che coloro che non si dichiarano congrui potrebbero aver conseguito, effettivamente, un reddito inferiore a quello previsto dagli studi di settore. Certo, è possibile.Non è infatti obbligatorio aderire agli studi di settore ma è possibile chiedere un accertamento in riferimento alla propria situazione.Per farla breve, normalmente chi non si dichiara congruo vede diminuire il suo imponibile del 50% circa.Tracolli che il più delle volte risultano non avere nessun fondamento.Ma per voler far riferimento a qualche dato, è possibile che chi è possessore di un’agenzia di viaggi, si dichiari non congruo con 1700 euro annui?O un gioielliere con 11600 euro?Se a pensar male si commette peccato ma qualche volta ci si indovina, dove si annidano gli evasori fiscali?
giovedì 21 giugno 2007
Prodi allontana il capo della polizia De Gennaro

martedì 19 giugno 2007
Pressione di Vaticano e Confindustria sul PD
sabato 16 giugno 2007
venerdì 15 giugno 2007
Unipol: politica e affari

mercoledì 13 giugno 2007
A che punto siamo con le liberalizzazioni?
lunedì 11 giugno 2007
Notizia straordinaria: un nostro senatore si è dimesso
sabato 9 giugno 2007
Preoccupazione in Senato, manca il gelato!

La presente richiesta è stata inviata ai questori del senato. Lasciamo perdere chi ne siano i promotori perché la mozione è bipartisan, ossia nel momento del bisogno si lasciano perdere i colori politici. Lasciamo anche perdere eventuali e facili commenti sui privilegi di cui godono i nostri parlamentari. Troppo facile. Ridiamoci per un momento su. Ma cosa che non mi è andata giù è il tenore di alcuni passi della richiesta, che comunque del resto è abbastanza eloquente nella sua sinteticità.
"Si tratterebbe di adeguare il Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone"... è a dir poco offensivo. Vogliamo ricordare ai nostri parlamentari i salti mortali che la maggior parte delle famiglie italiane deve affrontare per arrivare alla fine del mese? Tira la cinghia, tira! E non penso che il gelato figuri tra le priorità di un budget familiare. E questo lo posso sostenere anche per esperienza personale. Capisco poi che la prima calura abbia fatto sorgere in molti il desiderio di un rinfrescante gelato. Del resto è solo un gelato. Ma come possiamo sperare che vengano risolti i nostri problemi, i problemi della normale vita quotidiana delle persone se coloro che sono deputati a risolverli non hanno il minimo senso della realtà (e direi anche della decenza vista la richiesta)? Non resta che riderci su.
Di Tore
mercoledì 6 giugno 2007
Il governo Prodi durerà altri quattro anni
