giovedì 10 aprile 2014

Io voto a balla sola

Io voto a balla sola alle elezioni europee del 25 maggio. Voterò per Renato Soru, candidato del PD e del PSE nel collegio V Sardegna-Sicilia per il Parlamento Europeo. Lo farò per quanto non mi convincano né il metodo né il merito della scelta.


Il metodo, perché è una candidatura che, contrariamente da quanto stabilito nello Statuto PD, è nata senza un coinvolgimento ampio di iscritti ed elettori. Una candidatura proposta ufficialmente solo durante la direzione regionale di qualche giorno fa a cui personalmente ho assistito. Mentre si discuteva di riforma del Titolo V, il segretario Silvio Lai proponeva all'improvviso il nome di Soru come candidato sardo per le europee. L'interessato ha risposto con un rifiuto conciso e poco convincente e dopodiché si è tornati a parlare di riforme costituzionali. Forse la questione interessa poco o forse discutere le due cose insieme era solo uno stratagemma per evadere la questione.

Soru è sicuramente una figura in grado di rappresentare tutto il centrosinistra sardo e capace quindi di raccogliere consenso oltre il PD. I miei dubbi nascono dal suo Curriculum Vitae nell'ultima legislatura del Consiglio Regionale. Recordman di assenze, mi auguro non tenga, se eletto, lo stesso comportamento a Strasburgo. Mi auguro che tenga in considerazione che, se eletto, avrà una responsabilità importante datagli dal voto di centinaia di migliaia di sardi. Spero inoltre che questa tornata elettorale non sia una rampa di lancio verso altri lidi, come accaduto per altri in passato.

C'erano altri candidati spendibili per questo tipo di elezione. Penso ad esempio ad Andrea Murgia, che allo stesso tempo conosce a dovere i meccanismi delle istituzioni europee ed ha dimostrato di saper raccogliere consenso anche al di fuori del PD. Candidato sul cui impegno a Strasburgo avrei messo la mano sul fuoco. Penso anche a Francesco Sanna che ha offerto un impegno importante per ottenere un collegio sardo e ha un peso politico in grado di andare oltre i confini della nostra regione. Sarebbe stato importante, coinvolgente e utile fare una discussione ampia su tutti questi profili e poi decidere quale fosse il candidato migliore a rappresentare la Sardegna in Europa.

La candidatura Soru ha grandi possibilità. Rosario Crocetta fu eletto nel 2009 con 150mila voti. Terza, prima dei non eletti, Francesca Barracciu con 116mila. Soru può riuscire a raccogliere 150mila preferenze e oggi il PD, nel collegio V, può riuscire ad ottenere il terzo seggio per due motivi: 1) può raccogliere una percentuale di voti superiore al 25  per cento del 2009; 2) l'odg approvato in Parlamento, grazie al lavoro dei deputati sardi del PD, impegna il governo a sostenere l'interpretazione della legge che assicuri il rispetto degli 8 seggi per la circoscrizione Sardegna/Sicilia (nel 2009 sono stati 6).

Voterò a balla sola. Oppure per esplicitare in "campidanesu" 'ongu unu votu de preferentzia isceti.

Ci sono sicuramente candidati validi tra i siciliani in grado di rappresentare degnamente i sardi. Penso a Giusi Nicolini che, da sindaco di Lampedusa, rappresenta la frontiera europea del Mediterraneo. E quindi una questione importante che riguarda non solo la Sardegna, ma tutta l'Europa. Ritengo però che se ognuno elettore sardo del PD si prendesse la libertà di scegliere un altro candidato che possa rappresentarci, finiremo per indebolire il nostro. 

Per questo, nonostante i miei dubbi, voto e farò votare Renato Soru per portare la Sardegna nell'unica istituzione europea eletta direttamente dai cittadini. Un parlamento sempre più incisivo nella politica UE dopo le riforme del Trattato di Lisbona. E lo farò a balla sola.

http://circolocopernico.wordpress.com/2014/04/10/stefano-floris-io-voto-a-balla-sola/