venerdì 29 maggio 2015

Provando a ragionare, oltre l'istinto

Dicono che sono diversi, che non si integrano, che disturbano.


Oggi uno di quei ragazzi che sta ai parcheggi mi ha chiesto se stavo andando via e ha iniziato a seguirmi. A un certo punto ho visto il panorama della mia città, ancora più bella all'imbrunire. Così mi sono fermato a fare qualche foto, in cerca dello scatto magico. Mi sono voltato e lui era lì che mi aspettava. 


D'istinto ho pensato che manco una foto in pace mi potevo fare. Poi ho pensato a tutte le volte che lui ferma qualche autista in uscita, lo segue, fa avanti e indietro per individuare un parcheggio libero da indicare al prossimo autista nella speranza che compri qualcosa e gli permetta di guadagnare qualche "millino". E così di "millino" in "millino" guadagnarsi la sua giornata. 

Ho pensato che non è vero che sono diversi e non si sanno integrare. Ho pensato che anzi in questo mondo sempre più competitivo e precario si adattano benissimo. Mi ha ricordato quei ragazzi che chiamano a casa o al cellulare per offrirti una tariffa telefonica o una nuova fornitura di energia elettrica. 



Mi sono sforzato di capire come questi 2 mondi sarebbero in competizione, ma davvero non ci sono riuscito. Penso che se proprio devono stare in competizione, contro qualcosa o contro qualcuno, dovrebbero farlo stando dalla stessa parte.