venerdì 18 maggio 2007

Soru all'avventura

Nelle ultime settimane ho avuto l'opportunità di conoscere meglio il nostro governatore, tal Renato Soru, che probabilmente si sta candidando e preparando per le elezioni regionali che si terranno nel 2009. Circa un mese fa il buon Renato si reca al Congresso regionale dei DS. Partecipa al primo giorno dei lavori e segue tutti gli interventi, al secondo giorno invece sale sul palco per dire qualcosa alla platea. Il nostro partito è diviso sull'adesione al progetto Partito Democratico, è diviso su tanti temi di politica spicciola, è divisa la sua nomenklatura, è divisa la sua platea congressuale. Ma l'intervento del governatore è un successo incredibile; più volte il suo discorso viene interrotto dalla platea che si spella le mani a furia di applaudire: è sicuramente il discorso che ha riscosso nella due giorni di congresso maggiore partecipazione e approvazione. Al tavolo della presidenza i Cabras e i Calvisi non credono ai loro occhi e alle loro orecchie, tanto che, pochi minuti dopo il "boss" Antonello afferma che il partito ha già deciso che Soru sarà ricandidato alle prossime elezioni. Tutto ciò è incredibile in un partito come il nostro dove gli accordi sono sempre frutto di riunioni fiume e considerando che Soru non fa parte del nostro partito, ma forse proprio questo è il segreto di tanto successo. Qualche giorno dopo sono a Oristano per la presentazione dei nuovi volumi Treccani dedicati all 'opera gramsciana. La platea è differente, molti esponenti della società civile e molti oristanesi attirati oltre che dalla presenza del governatore anche dal Presidente della Repubblica. Soru riprende Gramsci e ci ricorda il valore che ha l'istruzione nello sviluppo di una società, il valore dell'impegno civile. Tante belle parole, tanta enfasi che toccano il cuore e la mente, ma non solo questo: il Master&Back ha consentito a tanti studenti sardi di accrescere le proprie capacità e le proprie competenze grazie appunto alla Regione. Anche qui l'applauso finale è clamoroso, nessuno riesce a fare meglio.
L'ultima occasione invece qualche giorno fa quando Soru è ospite di Ballarò. Sottolinea il valore alto della politica che negli ultimi tempi si è un po' perso, sembra quasi che occuparsi di politica sia una cosa disdicevole e che fare politica significhi occupare poltrone, mentre fare politica significa occuparsi dei problemi della gente, il sentirsi parte di una comunità, avere spirito collettivo e solidale, e come dice il Soru: il problema non è che troppa gente fa politica, il problema invece è che poca gente fa politica Soru guadagna consensi anche a livello nazionale e ci propone un nuovo modo di vedere la politica come emerge anche dal post di Antonio, Sofia&Elena. E a mio parere si iscrive tra i possibili fautori della Rivoluzione Liberale, dato che la sua politica è fatto di impegno civile, di liberalismo e di democrazia dal basso, proprio come quella proposta da Piero Gobetti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Stiamo ancora ridendo per la storia della Brambilla e i cani randagi che popolerebbero la Sardegna...!!!!!

Unknown ha detto...

Povera Brambilla, lei stessa però ha amesso che qualche schiaffo bisogna pur prenderlo per avere le spalle grosse, è pericolosa, ma finchè ci sarà Soru stiamo tranquilli!