lunedì 10 settembre 2007

Dal G8 di Genova all' 11 settembre


Il sospetto mi è venuto ieri mentre guardavo la puntata di Blunotte, un documentario che ricostruisce i fatti di Genova durante il G8. Un'idea maligna, ma mi piace prendere in considerazione tutte le idee che la mia mente distorta può produrre. Son convinto infatti che a tutto ci sia un perché e che niente avvenga per caso; che l'uomo sia l'unico artefice del suo agire e non ci sia nessun disegno divino. Così cerco di darmi spiegazioni plausibili, facendomi guidare da Andreotti, un cattolico convinto:"pensar male è peccato, però spesso ci si azzecca".

Rivedere le immagini di Genova e sentire i racconti delle vittime mi ha fatto gelare il sangue. Nella nostra bella Italia accadono cose del genere? Una polizia fascista che gestisce l'ordine pubblico come un esercito porta avanti un conflitto armato? Come dicevo, tutto ha una spiegazione e io provo a dare la mia.

Siamo a luglio 2001 e dopo pochi mesi ci sarà l'11 settembre, un evento catastrofico catalogato come un attentato terroristico. Ma non sono pochi i dubbi sulle sue origini, sui mandatari,sugli autori di quel giorno terribile. Molte sono le tesi a proposito e non sto qui a raccontarle, sono abbastanza note. Qualche anno prima(1999) nasce invece il movimento no-global. Durante l'incontro dell'Organizzazione Mondiale del Commercio si rende protagonista di forti proteste e chiede a gran voce un altro mondo. Questo movimento prende poi il nome di Popolo di Seattle e si renderà protagonista di nuove proteste nel 2000 a Praga e in Danimarca. Nel 2001 arriva in Italia, prima a Napoli e poi a Genova. Numerosi sono gli incidenti durante queste proteste rivolte soprattutto contro le multinazionali. Che legame c'è tra il movimento no-global e l'11 settembre?

Finita la guerra fredda, cancellato l'incubo di una guerra nucleare, i popoli possono finalmente iniziare a costruire un nuovo mondo fatto di pace e di benessere, di solidarietà e di felicità; possono pensare a costruire un futuro, una società veramente democratica governata dalle scelte del popolo. Contestano soprattutto le multinazionali che inquinano l' aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, la nostra stessa vita, la nostra coscienza. La dominante logica del profitto che ha governato l'occidente fino ad allora non può condividere.

La protesta fa proseliti, attira l'attenzione dei media su temi scottanti e questo non piace ai governi delle multinazionali. La repressione di stampo fascista anziché indebolire il movimento lo rafforza e non può che essere così. Dopo l'11 settembre la spinta del movimento si indebolisce e l'attenzione mondiale si sposta su un nuovo pericolo: il terrorismo islamico internazionale. Si conoscono i rapporti che la famiglia Bin Laden aveva con l'amministrazione USA e ancora non si capisce come tutti i Bin Laden siano potuti scappare in un momento in cui è stato predisposto il blocco aereo. E se in tutto ciò ci fosse una strategia mirata a ristabilire l'ordine e a controllare le masse agitate? A dare ai governi delle multinazionali una delega in bianco, una licenza di prendere qualsiasi decisione in nome della nostra sicurezza? A favorire una svolta autoritaria? Neanche il peggior Machiavelli sarebbe stato in grado di concepire una tale soluzione(la P2 invece sì).

Fantapolitica? Chi conosce la storia sa che a volte la realtà va oltre la nostra immaginazione.


9 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Temo che la tua analisi, che condivido, non sia affatto improbabile. Un saluto.

elena ha detto...

Pensavo di essere l'unica capace di "fantapolitica", invece...
Intendiamoci: non è una critica o uno sberleffo, sono d'accordo con quello che hai scritto. Fantapolitica è solo l'accusa che, temo, ti pioverà presto in testa da altre parti.
Ma l'importante, come sempre, è che "chi ha il cervello lo usi". :)
Suerte!

Unknown ha detto...

la chiamo fantapolitica perché non ho nessuna prova di quello che teorizzo e infatti preciso bene che le mie sono solo teorie, ma l'ipotesi genera la tesi....

Anonimo ha detto...

credo che nella tua analisi si dia troppa importanza al movimento no-global che, per l'inconsistenza, ambiguita' e contraddizione della sua proposta, si sarebbe in ogni caso afflosciato su se' stesso... come ha fatto...
Il resto, Irak, multinazionali, lotta per il predominio mondiale viaggiano su altri livelli, e direi che ce ne siamo accorti....
In realta' manca del tutto una comprensione delle dinamiche economiche odierne, delle vere conseguenze della quasi completa globalizzazione sul meccanismo del capitalismo, che aveva come base la continua espansione della sua sfera di influenza....
Temi che mi sembra non facciano parte della tua analisi....

Unknown ha detto...

al pluridottor in scienza delle finanze ed economiche, nonche bachelor in business administration Mikecas:
la mia non è un analisi sulle dinamiche economiche ma su dinamiche più ampie legate alla scoietà e al mondo dei media, capisci quello che leggi? e soprattutto da dove arriva tanta boria?

Laura Marcucci FVG 2013 ha detto...

questa mi sembra un po' tirata per i capelli...

Unknown ha detto...

cara laura,
la mia teoria è legata a un fatto storico, avvenuto proprio in Italia negli anni sessanta. Il cosidetto caso Sifar, dove alcuni reparti dell'esercito e dei nostri servizi segreti, in collaborazione con le frange neofasciste programmarono la strategia della tensione volta a favorire soluzioni autoritarie, tramite una serie di attentati. Solo grazie all'inchiesta condotta dall'Espresso e da Eugenio Scalfari fu possibile sventare questo piano e potrei citarti altri esempi......(P2, Gladio per iramnere in Italia)

Anonimo ha detto...

Io ti dico questo: finché la soluzione è aperta, nessuna delle tesi, anche se fantascientifica, è irrealistica. Parlarne ora, a mente fredda e con una verità ormai già inculcata nella nostra memoria, può far sembrare la tua teoria una boutade, ma escluderla sarebbe da sciocchi. Tutto può succedere, ma resta il dubbio di come un paese con due importanti agenzie di 007, non abbia potuto porre rimedi. Mah!

Unknown ha detto...

Caro innoxius, ai posteri l'ardua sentenza