domenica 20 aprile 2008

L' Italia è un paese di destra

Passata la sbornia delle elezioni, passati i momenti caldi, è ora di analizzare la situazione a mente fredda. Osservando i flussi elettorali e la geografia del voto è evidente una cosa. I ceti popolari, i ceti deboli, i ceti meno istruiti votano oggi a destra. Il Pd tiene soprattutto nei grandi centri urbani mentre cede nelle zone rurali, nelle periferie. Nella mia città, Quartu S.Elena (70mila abitanti), nei quartieri poveri e di periferia il Popolo delle Libertà prende percentuali che vanno dal 60 al 75 per cento. Più contenuti i distacchi nelle zone centrali e nelle zone residenziali. Che riflessioni si possono fare a proposito?
Innanzitutto bisogna considerare il peso che ha avuto in queste elezioni il voto "utile" e la polarizzazione e personalizzazione sempre più crescente del confronto politico. Mi chiedo infatti se, in una possibile alleanza con la Sinistra Arcobaleno, Veltroni avrebbe potuto catalizzare una parte di quei voti popolari che invece sono andati alla Lega. E' possibile che ci sarebbe stato un distacco più contenuto e quindi una maggioranza più ridotta per Berlusconi&co. Questo però non è avvenuto, non solo per colpa di Veltroni, ma anche di chi ha continuamente attaccato il Pd sin dalla sua nascita nella speranza di poterne ottenere un vantaggio. In queste condizioni "andare da soli" si è rivelata una scelta obbligata e spero salutare per la Sinistra. Negli ultimi 15 anni infatti, la sinistra cosiddetta radicale ha badato troppo a difendere il suo piccolo feudo elettorale senza pensare a come organizzarsi per incidere nella realtà quotidiana. Si è rinchiusa nelle sue certezze ideologiche e ha lasciato agli alleati il compito di elaborare una strategia di governo e un'idea condivisa di società. Quando le forze riformiste hanno tentato, con il Pd, di semplificare il quadro e rendere più compatto il proprio schieramento, si sono dovute sottoporre al fuoco "amico". Di questa spaccatura si è avvantaggiata la destra.
Il fatto che i ceti popolari oggi votino soprattutto a destra è determinato dalla posizione dominante di Berlusconi nel sistema televisivo, il più importante centro di informazione contemporaneo. Circa l' 80% degli italiani si informano infatti tramite la televisione ed è difficile in questa situazione contrastare il tycoon italiano. Un altro problema importante da affrontare per le sinistre è il debito pubblico, che rischia di incidere sulla capacità di accedere a prestiti con interessi agevoli e limita quindi la capacità di investire soprattutto dei piccoli e quindi dei più deboli. Ma anche questo problema rende necessarie soluzioni impopolari e difficili. Il conflitto di interessi e il debito pubblico sono due grossi problemi del nostro paese che si possono affrontare però solo con una grande forza compatta che non si sfilacci alle prime incomprensioni e dove vi sia grande spirito di sacrificio. Quello che rimprovero maggiormente a Bertinotti&co., non sono tanto le loro istanze e le loro proposte politiche, ma più che altro la loro mancanza di elaborare una strategia efficace nell'odierno sistema.
Un altro importante tema emerso da queste elezioni è la questione sicurezza. E' chiaro che l'alto numero di immigrati che arrivano in Italia sono percepiti come una minaccia soprattutto dai ceti più deboli della nostra società. A parte il ruolo importante che gioca la televisione anche su questa tematica, emerge con chiarezza il rischio potenziale e preoccupante di una guerra tra poveri, che è sempre stato lo strumento utilizzato dalle classi alte per tenere a bada i malumori che arrivano dal basso. Bene, io credo che sia necessario per le sinistre elaborare a proposito una strategia efficace, libera da lacci ideologici, che impedisca lo scoppio definitivo di uno scontro sociale con conseguenze devastanti.
L'altra cosa chiara che emerge, e che costringe tutte le sinistre a prenderne atto per potersi confrontare con la realtà, è che oggi l'Italia è un paese di destra.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

E che destra? Sempre la stessa che osservava Gobetti. Non certo forze conservatrici di matrice liberale come in tutta Europa.

Unknown ha detto...

Non ho capito. Gobetti sarebbe di destra?

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo, l'Italia non è un Paese di destra. Il problema è che le forze di Sinistra italiane non conoscono più l'Italia.

Unknown ha detto...

@io: scambiando l'ordine degli adenndi il risultato non cambia: cmq non ci votano.

Anonimo ha detto...

Condivido: l'Italia è un paese di destra. E aggiungo: un paese di destra che non ha ancora fatto veramente i conti con il suo passaro fascista. Molti:e sono fascisti senza neanche saperlo.

Anonimo ha detto...

Non pensi che se i ceti popolari hanno votato a destra le responsabilità sono anche nostre che non siamo stati in grado di essere un'alternativa credibile al centro destra?
Ciao

Paolo Borrello
www.paoloborrello.ilcannocchiale.it

Unknown ha detto...

@paolo borello: certo che lo credo, la risposta la trovi nel mio post
@v: condivido