lunedì 29 ottobre 2007

Le Commissioni del Partito Democratico

Nel leggere i nomi delle Commissioni del PD si può avere un idea più chiara del partito che sarà.
La Commissione Statuto è zeppa di nomi della vecchia politica che hanno l'esperienza necessaria per dotare un partito di regole, per organizzarlo e per scegliere i metodi di selezione della sua classe dirigente. Così ci troviamo Massimo Brutti, Giulio Calvisi, Sergio Chiamparino, Ciriaco De Mita, Ottaviano Del Turco, Vasco Errani, Salvatore Ladu, Nicola Latorre, Renzo Lusetti, Maurizio Migliavacca, Enrico Morando, Marina Sereni e Antonello Soro tra tanti altri. Autentici animali politici.
Appassionante invece la partita nella Commissione Manifesto dei Valori dove si confronteranno l'ultrapopolare Paola Binetti (che indossa il cilicio) e il matematico ateo convinto Piergiorgio Odifreddi (autore di numerosi scritti critici sul cattolicismo come il recente Perché non possiamo dirci cristiani e meno che mai cattolici). Sui due fronti da una parte si schierano gli ex democristiani Marco Follini e Pierluigi Castagnetti e dall'altra gli ex Ds Franco Bassanini, Antonio Bassolino, Gianni Cuperlo, Anna Finocchiaro; ago della bilancia gli ex Margherita dell'area liberal Franco Monaco, Antonio Polito, Ermete Realacci e Tiziano Treu. Spazio anche ai giovani in una Commissione così importante con la presenza del segretario nazionale delle Sinistra Giovanile Fausto Raciti.
I nomi presenti nella Commissione Codice Etico fanno pensare che lavorerà soprattutto sul codice comportamentale che dovranno seguire tutti coloro che eserciteranno funzioni pubbliche in nome del Pd. E' quel celebre innesto della società civile di cui si è sempre parlato. Molti di loro sono personaggi al di fuori dalle tradizionali nomenklature dei partiti fondatori: Mercedes Bresso, Furio Colombo, Maria Falcone, Lilli Gruber, Gad Lerner, Amos Luzzato, Milly Moratti, Maria Prodi, Ettore Scola, Sergio Zavoli. I pochi politici noti (a me) che faranno da guida sono Rosa Russo Iervolino, Luciano Violante e Sergio Mattarella.
Tutto sommato delle buone scelte. Mi sento più in linea con queste rispetto a quelle fatte per il Comitato Promotore e per il regolamento delle Primarie: il PD is sta avvicinando a me o io sto realmente diventando democratico.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

molto spesso le tradizionali nomenklatura si rivelano più decenti di certa "società civile". Cosa ci faccia la Binetti penso non lo sappia nemmeno lei.
Ad ogni modo, in Sardegna hanno eletto segretario uno che nel 1984 era già segretario del PSI regionale. Figurati il cambio generazionale :)

Unknown ha detto...

Allora cosa dovremo dire di Salvatore Ladu alla quinta legislatura in Parlamento? Non sempre il nuovo eè meglio del vecchio come dici tu. Binetti è il cavallo di Troia del Vaticano, per Cabras che dirti? E' stato scelto proprio perché capace di aggregare molte forze dietro di sé e perché dall'alto della sua esperienza capace di gestire una situazione difficile. Il PD in Sardegna nasce spaccato, il suo è un compito arduo.

Anonimo ha detto...

Per la miseria, qualcuno registri le riunioni della Commssione sul manifesto dei valori! Quanto non darei per vedere lo scienziato pazzo e la cattolica nevrotica darsene di santa ragione! (il che ci sta pure bene, santa e ragione, per quei due è un ossimoro). A parte gli scherzi, sono nomi di peso, molti li condivido, forse si poteva osare di più su qualche giovane. Magari al posto di De Mita, che è un animale e basta. Di politico c'ha solo l'appartenenza alla vecchia Dc.

Anonimo ha detto...

Manco io ho mai creduto all'assioma del "giovane=meglio", tuttavia con Cabras vince la vecchia nomenklatura, il vecchio modo di far politica. Il PD, da noi, è nato spaccato, ma forse è stato l'unico parto decente del 14 ottobre: infatti, almeno in SArdegna sono state primarie vere, fra due candidati che si sono giocati sul filo di lana la segreteria. Mica plebisciti senza avversari in grado di impensierire come a livello nazionale.

Su quanto Cabras possa riunire i cocci del PD sardo, ho i miei dubbi. Soprattutto se penso a come ha vinto le primarie:

http://www.altravoce.net/2007/10/17/record.html

Un saluto a presto

Unknown ha detto...

@innoxius: hai ragione, saranno uno spettacolo quelle riunioni
@sonolaico: ho letto altravoce nei giorni successivi alle primarie. Tieni in considerazione che Giorgio Melis e Michele Fioraso sono due sostenitori di Soru dichiarati e fanno da sempre campagna per lui. Sul fatto che elettori di centrodestra abbiano partecipato alle elezioni è dovuto anche e soprattutto alla candidatura di Soru che ha voluto fare di queste elezioni un referendum su sé stesso ma da voci di corridoi in alcune zone(come Cagliari dove Soru ha vinto) dirigenti di Forza Italia avrebbero spinto i loro elettori a votare Soru. CMq non considero questa una cosa negativa e ti invito a leggere qualche altro mio post a proposito.
Sul fatto che Cabras rappresenti un vecchio modo di fare politica può anche essere vero, ma come abbiamo detto non sempre il vecchio è sbagliato: preferisci una politica fatta di dialogo e quindi di compromessi, di dicsussioni, a volte interminabili ma che danno un progetto condiviso o una politica decisionista, a volte autoritaria e autoreferenziale? Guardando indietro mi rendo conto che quest'ultimo modello sta prendendo sempre più piede anche a sinistra e potrebbe essere pericoloso anche se a volte può sembrarci il più adatto.

Anonimo ha detto...

E' vero, nelle commissioni ci sono molti animali politici, storie politiche contrastanti e inevitabili compromessi.
Nonostante questo il PD, come hanno dimostrato le primarie, incuriosisce, anche vecchie volpi come Ferrara.
Anche noi nel nostro blog ci stiamo domandando se era possibile concepire le commissioni con una modalità "nuova". Per me, in questa fase, contava molto comunicare all'esterno le novità.
Credo che si sia persa una buona occasione.

Unknown ha detto...

@valter: continuo a ripetermi, non tutto ciò che è vacchio è cattivo ma anzi, credo che proprio nella commissione statuto siano necessarie persaonlità di rilievo, inoltre i nomi che ho elencato sono i più famosi, tra quelli che conosco, ogni commissione è composta da 100 membri. Una mela marcia è capace di rovinare tuta la cesta?

Anonimo ha detto...

Non sono giovanilista (forse perchè ho 50 anni?) e non credo che qualcuno non possa parlare perchè ex (siamo tutti ex).
bel post!
carnesalli.splinder.com

Anonimo ha detto...

Ah, lo metterò anche da me

Unknown ha detto...

ok, grazie mille rob

Anonimo ha detto...

Mi stupisce una cosa.
Ma queste commissioni, come lavoreranno? Voglio dire. Dubito che quelle decine di persone propongano tutte quante la propria idea. Penso piuttosto che lavoreranno a correnti, e a capo di ciascuna corrente ci sarà qualche burattino. Niente di male in questo, del resto si spiega che ci facci De Mita in questo PD. Il numero delle persone è inversamente proporzionale al reale potere che una commissione esercita. Quando vedo tutti questi nomi, ho l'idea di trovarmi davanti ad un qualcosa di facciata che è messo lì non per decidere, ma per sembrare che lo faccia.
Vorrei capire meglio realmente chi è che decide cosa, e dove.

Mr Banana ha detto...

@Stefano: caro Stefano, sono Michele Fioraso. Mi permetto di intervenire perchè mi infastidisce sentirmi ancora dare del "partigiano di Soru". Ho smesso di lavorare direttamente per lui (o per la presidenza della Regione) nel giugno del 2005 e la mia esperienza con Progetto Sardegna si è chiusa nel novembre del 2006. Da allora sono tornato a fare quello che preferisco, cioè il cronista politico, e cerco di farlo con scrupolo e obiettività sia nei confronti del centrosinistra sia nei confronti del centrodestra (come sicuramente mi riconoscerai se leggi con attenzione quanto scrivo di solito). Non rinnego nulla della mia esperienza dall'altra parte della "barricata", dove per altro ricevevo un trattamento economico sicuramente migliore di quello che ho avuto negli ultimi dodici mesi. Come tanti altri giovani colleghi giornalisti, le alternative non sono molte: o accetti di lavorare a 5 euro il pezzo (o per compensi da fame) oppure lavori per la politica in cerca di uno stipendio almeno dignitoso. Ma la dignità professionale, grazie a Dio, non è in vendita. Saluti. Mf

Unknown ha detto...

ciao Michele, mi sorprende che tramite il mio blog mi legga chi solitamente leggo: potere del web!!!
Che dire, ho letto i tuoi articoli e mi sono sembrati partigiani, anche se non quanto quelli di Giorgio Melis, e questo non è mica una colpa, è giusto che chi scrive esponga le sue convinzioni, ma è anche giusto che ci sia un contradittorio(in questo caso io).
Mi è sembrata quella di Altravoce una campagna volta a delegittimare le primarie e in particolare la vittoria di Cabras, ma il principale responsabile del clima che si è venuto a creare è Soru con le sue illazioni ampiamente riprese dal vostro giornale. Sembra che se gli elettori del centrodestra non avessero votato avrebbe vinto Soru(cosa da dimostrare)ma un analista politico dovrebbe anche dire che se Soru non avesse fatto di queste primarie un referendum su sè stesso il centrodestra non si sarebbe movimentato, come effettivamente è avvenuto. Non sapevo nulla del tuo excursus politico (scusa l'ignoranza) e ho presunto una tua partigianeria (che considero una virtù: odio gli indifferenti) semplicemente leggendo i tuoi articoli(devo ammettere che c'è un anche un pò di astio da parte mia per il meraviglioso articolo che hai dedicato a noi giovani in occasione del nostro incontro al Lybarium). Grazie per essere intervenuto. Un saluto . Stefano

Mr Banana ha detto...

Caro Stefano, grazie per la "civile accoglienza". Non posso pretendere di essere imparziale al 100%, però devo dirti che, a seconda dell'argomento, ho beccato ramanzine anche dagli ex-colleghi soriani di ferro. Poi, insomma, ti ringrazio per la stima, ma non sono un'analista nè ho la pretesa di esserlo: mi limito a raccontare quello che vedo e sento oppure che giunge alle mie orecchie da fonti affidabili. Mi diverte questa cosa dell'astio per l'articolo sul Libarium...Forse però sono io l'idealista che ancora crede che le parole "sinistra" e "libarium" non dovrebbero mai far parte della stessa frase (e ti segnalo che, poco tempo fa, Progetto Sardegna vi presentò un libro su Soru).. Saluti, Mic