lunedì 8 ottobre 2007

Padoa-Schioppa e il neonato PS


Alcune considerazioni sui fatti degli ultimi giorni.




  1. Il superministro dell' economia Padoa-Schioppa ha fatto discutere negli ultimi giorni prima dando dei "bamboccioni" ai giovani di oggi e quindi esaltando la "bellezza" delle tasse. La prima affermazione è stata abbastanza infelice anche se non del tutto infondata, mentre molto più felice è stata la seconda. Felice perché molto impopolare ma la cosa giusta da fare. Bisogna far capire infatti agli italiani che pagare le tasse è " un modo per partecipare attivamente alla vita dello Stato". Le tasse sono un contributo che tutti noi versiamo per il bene della comunità, per la tutela degli interessi collettivi, per la redistribuzione del reddito, per la solidarietà sociale, per l'uguaglianza delle opportunità, basta con l'idea dello Stato spremitore delle tasche degli italiani: tutti devono pagare le tasse secondo la loro capacità contributiva, lo dice la Costituzione! Da gobettiano non potevo che apprezzare il coraggio di Padoa-Schioppa: finalmente qualcuno che ha le palle di dire qualcosa di scomodo.


  2. L'altro fatto è la costituzione del Partito Socialista. Finalmente il termine partito torna di moda e sarà forse in grado di chiudere la parentesi Tangentopoli e torna insieme all'aggettivo Socialista, principale responsabile della corruzione dello Stato, ma sarà il rosso del simbolo, sarà il significato storico del Socialismo, sarà l'insoddisfazione per i procedimenti in corso nella costituente del PD, tutto questo movimento attira la mia attenzione. E' ancora presto per esprimere un giudizio, bisogna attendere questo partito alla prova dei fatti, sperando che non sia un tentativo per riprorre De Michelis.

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