martedì 20 novembre 2007

La nuova stagione (delle riforme)

Occhio al bluff.
Dopo il 14 novembre sarebbe dovuta implodere la maggioranza e invece è esplosa la minoranza. Gli stracci che volano sono così tanti che riescono a coprire il cielo. Il venditore di vasi esce dall'angolo in cui si era infilato e si rilancia con una ingegnosa operazione di marketing. Crea nuovamente un partito dal nulla (in realtà è sempre lo stesso con unico padrone e un unico pensiero) per lanciare un imponente operazione mediatica e stritolare i suoi (ex)alleati.
E' evidente che si apre una nuova stagione (delle riforme). L' omino di burro cerca di legittimarsi come leader e unico rappresentante della minoranza e umilmente chiede al neonato PD questo favore. Veltroni dovrà stare molto attento e molto attenta dovrà stare tutta la maggioranza. Il soggetto cerca infatti nuove mani a cui aggrapparsi e non bisogna offrirgli ciambelle di salvataggio. Come? Veltroni dovrà tenere sempre la palla dell'azione e non cedere ai ricatti e alle condizioni, trattare da una posizione di forza e ben attento agli umori della maggioranza. Si rischia di essere coinvolti nell'implosione generale e Veltroni ha una grande opportunità di essere la guida di riforma di un intero sistema Paese. Stavolta dovrà mostrare tutta la sua capacità politica perché anche il baffetto (che la politica la conosce bene) cadde sotto i tranelli dello psiconano che in quanto ad abilità nella politica politicante non ha rivali.

4 commenti:

Linea Gotica ha detto...

Per Berlusconi l'etica, la morale, la democrazia, non esistono (o comunque passano in secondo piano). Chi raccoglie più voti ha ragione. Punto e basta. Avevano quindi ragione pure Hitler, democraticamente eletto, o Mussolini, anche lui mandato in Parlamento dalle urne. Napoleone teneva il proprio consenso a suon di plebisciti. Quando i popoli sono alla frutta, si affidano ai capopopoli. Viene da chiedere se i sistemi democratici siano quelli più adatti alle società. Nella storia la percentuale è schiacciante a favore di sistemi alternativi alla democrazia, quali le dittature. Berlusconi lo sa bene, a lui piacerebbe portare in Italia una dittatura mascherata da democrazia. Vuole plebisciti, per andare avanti facendo cosa gli pare, non gli interessa il dialogo né con l'opposizione, né con quelli che considera solo fastidiosi alleati, che non lo assecondano in tutto e per tutto.

Anonimo ha detto...

Perfetto

Anonimo ha detto...

carnesalli.splinder.com, sorry

Unknown ha detto...

E' proprio questa presunzione di infallibilità a dover essere combattuta. Berlusconi lo sa e noi lo sappiamo. Giusto trattare con lui sulle riforme per evitare che si faccia vittima ma evitare si stabilire con lui un canale preferenziale che lo legittimi come unico rappresentate dell'opposizione. Berlusconi cerca ora nel Pd una mano che lo tiri fuori dalle sabbie mobili in cui lui stesso si è tuffato.