venerdì 2 novembre 2007

Lo squadrismo di Genova


Sono rimasto molto contrariato nel sapere che in Commissione Affari Costituzionali l'Udeur e l'Idv hanno votato contro l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta parlamentare che indaghi sul G8 di Genova. Contrariato ma non stupito.

L'Italia è il paese dove si cerca di insabbiare sempre tutto e dove rimane un filo nero che ci lega al fascismo (Sifar, Ustica, P2, etc.). Carabinieri e Polizia si resero protagonisti di vere e proprie azioni di squadrismo nei confronti dei manifestanti per il semplice fatto che erano dei manifestanti, per questo motivo si possono definire azioni squadriste. La "macelleria messicana", il sangue raggrumato nella pareti della Diaz, i Carabinieri che fracassano le ossa dei manifestanti a terra ormai moribondi, la notte cilena (come la definì D'Alema), le torture fisiche e psicologiche nei confronti dei manifestanti rinchiusi senza una regolare denuncia (anche perché non vi erano gli estremi) nella caserma di Bolzaneto, sono fatti che gettano discredito sulle forze di polizia e su tutte le istituzioni pubbliche responsabili dell'ordine pubblico. Sono una violazione dello Stato di diritto e dello Stato democratico. Manifestare è un diritto è non si può essere pestati solo per questo peraltro da chi questo diritto dovrebbe proteggerlo, così come è un diritto non essere trattenuto e torturato in una caserma di polizia senza regolare denuncia. Alcuni anche sostengono che le forze dell'ordine agirono in questo modo perchè esasperate dai facinorosi e si lasciaron prendere la mano, ma anche questa è una grave responsabilità perchè sono un istituzione che ha il compito di tutelare l'ordnie appunto e non di fare guerriglia.

Perché si è arrivati a quel punto? E' stato alimentato ad arte un clima di tensione che è sfociato in atti di estrema violenza. Ma a chi si possono imputare le responsabilità? Ai singoli manifestanti? Ai singoli rappresentanti delle forze dell'ordine? Per individuare le responsabilità dei singoli bastano i tribunali e la giustizia ordinaria che già sta svolgendo il suo lavoro (e chissà quanto denaro pubblico dovrà essere utlizzato per ripagare i danni morali e materiali allevittime), ma per individuare le responsabilità politiche e istituzionali è assolutamente necessaria una Commissione Parlamentare d'Inchiesta. Chi ha ordinato il massacro alla Diaz? Chi comandava le forze dell'ordine in quei giorni? Come sono state preparate a quest'evento? In che clima? Sono domande che in uno Stato di diritto non possono rimanere senza risposte, un cittadino deve sentirsi protetto dalle forze dell'ordine quando esercita i suoi diritti e non minacciato.

Di Pietro sostiene che per esprimere parere favorevole vuole un'istituzione che indaghi a 360°, ossia anche sulle responsabilità dei manifestanti. Ma perché? I manifestanti esercitavano funzioni pubbliche quel giorno? Non basta la giustizia ordinaria per individuare quelle responsabilità? Oppure Di Pietro pensa che i facinorosi avessero pure loro un mandato politico?



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel frattempo Di Pietro ha fatto marcia indietro. Lacrime di coccodrillo?
Brutta pagina, l'Italia non ha bisogno di un altro segreto di Stato, non gioverebbe alle stesse forze dell'ordine.

Unknown ha detto...

Se leggessi i commenti nel suo blog ti renderesti conto del perché!