sabato 23 giugno 2007

Chi ha paura del Visco?

Ultimamente si è fatta sentire accesa e vibrante la protesta dei lavoratori autonomi in riferimento agli ormai famosi studi di settore.La confartigianato ha acquistato alcune pagine dei quotidiani per farvi stampare a caratteri cubitali “Gli artigiani pagano le tasse, gli evasori ringraziano”, così come il consiglio nazionale dei dottori commercialisti ha fatto pubblicare sempre sui quotidiani un avviso in cui viene “denunciata l’inadeguatezza dello strumento degli studi di settore “.Per non parlare poi dell’accoglienza che i membri del governo ricevono alle assemblee di categoria.Ma cosa sono questi famigerati “studi di settore”? Non sono altro che uno strumento utilizzato per valutare la capacità di produrre ricavi o conseguire compensi dalle singole attività economiche.Questi studi sono realizzati mediante la raccolta sistematica di dati , sia fiscali che strutturali e che caratterizzano l’attività o il contesto economico in cui l’attività stessa si svolge.Gli studi di settore sono il risultato di un accordo tra Amministrazione finanziaria, associazioni di categoria e ordini professionali.Non vengono quindi compilati come qualcuno vorrebbe far credere unilateralmente dall’amministrazione. Perché tanto rumore?Perché i risultati che si riferiscono al periodo 2006 (redditi 2005) hanno rilevato che il 53,8% non si riconosce congruo.Cosa significa questo? Che più della metà dei lavoratori autonomi dichiara di percepire meno di quanto gli studi di settore hanno stabilito per ciascuna categoria. Solo il 39,4% si ritiene congruo."Qualcuno si è chiesto: "non vi sarà in quel 50% qualche evasore fiscale?". Giusto poi obiettare che coloro che non si dichiarano congrui potrebbero aver conseguito, effettivamente, un reddito inferiore a quello previsto dagli studi di settore. Certo, è possibile.Non è infatti obbligatorio aderire agli studi di settore ma è possibile chiedere un accertamento in riferimento alla propria situazione.Per farla breve, normalmente chi non si dichiara congruo vede diminuire il suo imponibile del 50% circa.Tracolli che il più delle volte risultano non avere nessun fondamento.Ma per voler far riferimento a qualche dato, è possibile che chi è possessore di un’agenzia di viaggi, si dichiari non congruo con 1700 euro annui?O un gioielliere con 11600 euro?Se a pensar male si commette peccato ma qualche volta ci si indovina, dove si annidano gli evasori fiscali?

2 commenti:

Unknown ha detto...

Difficile cambiare l'atteggiamento degli artigiani che fino ad oggi sono stati i più grandi evasori fiscali.

Anonimo ha detto...

"dove si annidano gli evasori fiscali?"

non certo tra i dipendenti e i pensionati, questo è sicuro. quindi per esclusione la risposta è: nel popolo delle partite IVA.