lunedì 30 luglio 2007

Due paroline su Kilombo

Devo ammettere che quando ho chiesto di diventare parte di questa comunità l'ho fatto soprattutto per dare spazio alla mia voce e proporre le mie opinioni. Il progetto Kilombo mi è subito piaciuto perché offriva a me e a tante altre persone la possibilità di confrontarsi politicamente. Utile anche l'obbligo che viene posto ai membri di consentire i commenti al loro post. Quando si parla di confrontarsi è necessario infatti, più che parlare, ascoltare.
Sembra che molti kilombiani non l'abbiano capito e così capita che inseriscano più post al giorno e probabilmente non ne leggono neanche uno, violando così lo spirito della comunità espresso nella art.3 della carta(mi riferisco al socialista Giovanidubbiosi); e la parentesi che spiega che basta essere un blog collettivo per postare due volte mi sembra poco seria perché in uno spazio indefinito e incontrollabile come il web, chiunque può dichiarare di possedere un blog collettivo(ci metto mia zia, mia nonna, e tutti gli amici di quartiere e il gioco è fatto).

Poi ti capita di incontrare chi richiede per commentare l'iscrizione al suo sito e stranamente è un sito che appartiene a Sinistra Democratica (mi riferisco a Insiemeasinistra). Non mi sembra sia lecito chiedere l'iscrizione a un sito per commentare, non sarebbe un commento libero e la considero una violazione palese dell art.4 della carta. Insomma, la mia iscrizione potrebbe essere usata per qualsiasi motivo, per fini statistici o per spammare il mio indirizzo di posta elettronica, magari a fini propagandistici(le mie sono solo allusioni), e non ho mai commentato su questo blog semplicemente perché la sento come una violenza a cui non credevo di essere sottoposto entrando a far parte di questa comunità. Comunque questi due esempi sono una dimostrazione della salute di cui gode Kilombo in quanto sta diventando terreno di caccia per conquistare nuovi adepti.

Poi ci sono gli amici-compagni dell'estrema sinistra che ritenendosi depositari di una verità assoluta si sentono spesso e volentieri autorizzati a usare epiteti offensivi e risposte sprezzanti contro chi esprime opinioni differenti o contrastanti con le loro e dopo invocano a gran voce la libertà di parola che a me pare più che altro un diritto di offendere e quindi una prepotenza tipica di chi si sente il dominus del gruppo. Violano così palesemente gli articoli 9 e 10 della carta.

Si è discusso recentemente sulla possibilità dell'espulsione di uno kilombiano per questi motivi. Credo che questa fosse una soluzione estrema, ma è necessario prevedere altre forme di penalità che limitino questi comportamenti (ad esempio la sospensione alla pubblicazione di post per un certo periodo). Le polemiche nei confronti della redazione per la censura di alcuni post sono incomprensibili: la redazione è eletta proprio per svolgere questo compito, per tutelare il rispetto della carta, quindi non può consentire la pubblicazione di post contrari a questi principi altrimenti Kilombo rischia di diventare un "puttanaio", come si dice dalle mie parti, e il confronto politico andrebbe a farsi benedire: sarebbe solo una cagnara.

2 commenti:

mario ha detto...

Se dentro Kilombo la realtà fosse quella che paventi tu (gente che fa cagnare con blog che offendono o con ingiurie) non saremmo dentro un metablog delle sinistre (tutte compresa quella radicale.Mi chiedo se, vogliamo sottilizzare, in tale novero c'è gente che fa propaganda per la margherita e se questo è il suo spazio)ma dentro una roba che fa del gossip o della polemica unicamente per attirare contatti.Non mi sembra che la realtà sia questa.Poi se il problema è il linguaggio "sconveniente" ricordo che qualche settimana fa fu pubblicato un post di tale marioemario che dava, in modo, esplicito, della merda a tutta rifondazione elettori compresi. Io credo che ci possa stare anche quel tipo di provocazione. Mi può fare incazzare e nel caso perdo tempo a rispondere. Mi lascia indifferente e passo avanti.In sintesi difendere la carta è una roba che ha a che fare con l'opinione di come interpreti le regole e le norme.E le opinioni e le interpretazioni hanno sempre dato luogo a quintali di pagine sul merito.Quello che ho visto ad oggi è un'estrema sensibilità nei confronti dei "compagni"e accondiscendenza verso opinioni più "rispettabili".Direi di dare a tutti lo spazio, senza discriminazioni.

Unknown ha detto...

Ciao mario, grazie per il commento.
Certo tutti devono avere il proprio spazio ma sta a un organo giudicante (la redazione da noi eletta) valutare quando applicare le regole, altrimenti se le rimangono inapplicate a che servono? Ok contestarne le scelte, anzi è d'obbligo, ma mai contestarne la legittimità ad operare. Ok anche che anche i margheritini possono essere provocanti, per il momeneto comunque non mi è mai capitato di scontrarmi con loro, ciò che contesto ai rifondaroli è più che altro la mancanza di spirito di confronto che li porta spesso a considerarsi superiori e gli unici desiderosi di giustizia, pace e bene.