lunedì 23 luglio 2007

Costi retroattivi del governo Berlusconi

Nei post precedenti, si è cercato di verificare il successo della “rivoluzione digitale” introdotto dalla legge Gasparri (c.d. salva rete 4) e come è stato facile constatare non è risultato essere quel successo tanto sbandierato. E’ dei giorni scorsi la notizia che anche la Commissione UE ha bocciato la riforma dell’ex ministro auspicando un riassetto del sistema radiotelevisivo italiano che consenta e permetta un effettivo ingresso da parte di nuovi soggetti. In sintesi, l’UE boccia la legge nel momento in cui non fa altro che trasferire dall’analogico al digitale il duopolio Rai-Mediaset. Il parlamento ha ora due mesi di tempo per approvare la nuova legge (proposta dal ministro Gentiloni) pena il ricorso davanti alla Corte di Giustizia europea. La conseguenza potrebbe essere una sanzione economica a carico dell’Italia che come giustamente ha fatto notare qualcuno pagherebbero i cittadini per una delle tante leggi “ad personam” del governo Berlusconi.

di Tore

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