martedì 3 luglio 2007

Nuovo richiamo dell'UE al governo.

Anche oggi gli istituti internazionali ci fanno la predica. La UE, per bocca di Klaus Regling, direttore generale affari economici della commissione europea, ritiene le politiche del governo contrarie "alla lettera e lo spirito della parte preventiva del patto di stabilità".
Così come Confindustria invita il governo a non introdurre lo "scalino" in sostituzione dell'ingiusto "scalone" che prevede nel 2008 l'innalzamento dell'età pensionabile da 57 a 60 anni. Così chi compirà 57 anni proprio l'anno prossimo verrà fregato e anziché andare in pensione l'anno prossimo ci andrà tra tre anni. Non mi sembra una cosa giusta far ricadere su una ristretta minoranza tutti i problemi del debito pubblico italiano. Capisco che sia un problema non rinviabile ma è possibile in questo Paese avere ancora un minimo di solidarietà ed equità sociale? Il principio dello "scalino" mi pare più equo e umano, poi se i tempi di risanamento dovessero allungarsi ulteriormente pazienza, d'altronde non siamo mica bestie predisposte unicamente al soddisfacimento di esigenze economiche: sto cavolo di patto di stabilità non sarà mica una bibbia!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sul patto di stabilità e di crescita, scritto da un gruppo di monetarisiti che hanno dato regole non proprio "intelligenti" a tutta l'Europa, si potrebbe discutere a lungo. Posto che i patti, una volta sottoscritti, devono essere onorati.

A parte questo, è giusta la tua osservazione. L'equità sociale, in un paese che (più di quanto avvenuto altrove) vede crescere da anni la sperequazione e la disuguaglianza sociale, dei meccanismi correttivi sono non solo auspicabili, ma direi indispensabili. Poi, si può discutere il quanto, il come e il dove. ma non il principio.

Un sorriso sorridente
Mister X di Comicomix
(il richiamo a quel grandissimi italiano che è stato Piero Gobetti è bellissimo!)

Unknown ha detto...

Grazie mille per il commento e per gli apprezzamenti sul blog. torna presto.